Ciao, sono Roberta

Sono una coach ICF laureata in economia con esperienza ventennale in una multinazionale TLC e da sempre attratta dall’essere umano. Dopo vent’anni impegnata nell’evoluzione dei servizi ho deciso di concentrarmi sull’evoluzione delle persone perché credo fermamente che dietro a qualsiasi innovazione di prodotto ci siano gli esseri umani e che siano questi a determinarne il reale successo.

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Ho sempre lavorato in un mercato altamente dinamico e innovativo e ho fatto parte di squadre che il futuro lo hanno in parte costruito ma mentre i più erano affascinati dalla tecnologia che evolveva io osservavo quanto a evolverci eravamo noi colleghi sempre pronti a rimetterci in gioco, a studiare, a imparare e a sbagliare.

Il mercato cambiava alla velocità della luce e vecchi capisaldi dall’oggi al domani perdevano di significato e così abbiamo imparato a vivere nel “qui e ora” e a stare nel “non conosciuto”. Ogni volta la prima sensazione era di non farcela, ma poi qualcosa succedeva e ci trovavamo con il futuro tra le mani e più forti di prima. Esattamente quello che succede a chi si mette in gioco accompagnato da un coach: se non si ferma alla paura ma la attraversa riesce a evolvere, a prendere consapevolezza delle proprie risorse e a riversarle in piani d’azione concreti verso l’obiettivo che si è prefissato.

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Nella mia lunga storia aziendale ho preso parte attiva a diversi rebranding e altrettanti restyling del mondo retail e ogni volta si rimetteva in discussione tutto: i vecchi paradigmi crollavano perché non rispondevano più alle esigenze del mercato ed emergeva sempre più forte l’importanza di un nuovo approccio alla vendita.

Vent’anni fa era necessario parlare tanto, ora è fondamentale ascoltare perché l’ascolto attivo permette di comprendere davvero le esigenze dei clienti e incanalarle in modo efficace. Lo stesso principio vale nel mondo del coaching: più un coach ascolta attivamente ed è presente e meglio riesce a supportare i clienti nel loro viaggio evolutivo.

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Un amico che stimo molto un giorno mi ha definita “persona concreta che guarda all’essenziale attraverso gli occhi del cuore” ed effettivamente è così che mi sento; questa sono e questo è ciò che offro nelle mie sessioni di coaching.

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A chi mi rivolgo?

Ti potrei dire manager, imprenditrici, imprenditori, studenti universitari, genitori, Executive d’azienda pensando ai ruoli sociali dei miei attuali clienti ma io preferisco semplicemente dirti esseri umani che vogliono evolvere e mettersi in
gioco.

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Che coach mi sento?

Un coach fermamente convinto che la connessione umana sia una leva potentissima per accelerare il nostro processo evolutivo e che connetterci agli altri ci permette di vedere meglio noi stessi.

Da ragazzina mi dicevano che ero un connettore del mondo perché riuscivo a connettere persone inimmaginabili ma lo facevo senza esserne consapevole, mi rendo conto solo ora di quanto quel commento mi rispecchi.

Allo stesso modo, mi fa riflettere una recensione che ricevetti quando ancora non pensavo al coaching.

Mi scrissero “Roberta ha fatto un ottimo coaching indiretto ai suoi colleghi……….”: spesso gli altri ti vedono prima che riesca a vederti tu

Quando non ho sessioni di coaching che faccio?

Faccio la mamma di Edoardo e Alberto e mi dedico alle mie passioni che sono gli amici, il teatro, le camminate e la montagna…quest’ultima più che una passione è una parte importante di me che, intervallando una vita milanese frenetica, mi riconnette all’essenza delle mie origini valtellinesi e alla mia anima.

Amo la neve, il sole, la pioggia, il vento e anche la nebbia (questa però solo se non devo guidare) perché tutti hanno qualcosa di unico, speciale e differenziante, esattamente come quella splendida opera d’arte che è l’essere umano, con le sue mille e preziosissime contraddizioni.