E se poi cambio idea?
- Roberta Svanoletti

- 18 giu 2022
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 19 nov 2022
Tra i clienti seguiti, uno dei target più affascinanti che ho incontrato è quello degli studenti universitari che, ignari di avere il futuro tra le mani, si arrovellano per fare le scelte giuste a 20 anni, angosciati dal fatto che poi potrebbero cambiare idee, gusti e aspirazioni cammin facendo.
Aiutarli nel prendere consapevolezza che il titolo di laurea è il punto di partenza ma che potrà essere arricchito e usato in ambiti diversi in base alle esperienze che faranno, alle integrazioni che vi porteranno, agli approfondimenti che cercheranno è un viaggio bellissimo da fare insieme a loro.
Affascinante osservarli quando realizzano che potrebbero entrare in una multinazionale digitale con la laurea in storia o avvicinarsi alla carriera diplomatica non tanto grazie agli studi fatti ma alle esperienze internazionali integrate negli anni.
Come coach ho provato e provo una gratificazione immensa a vedersi aprire i loro sorrisi quando ne prendono consapevolezza e si rendono conto che quel “per sempre” che loro con paura immaginavano in realtà è più un “per ora” che potrebbe poi evolvere in futuro in qualcosa di diverso ma non per questo meno valido. Questa consapevolezza dà loro lucidità e serenità nel ragionare sulle proprie inclinazioni e aspirazioni per scegliere.
Quello che ho capito accompagnandoli è che l’orientamento che cercano dentro se stessi non è solo funzionale alle scelte scolastiche e professionali ma soprattutto a quelle emotive per sentirsi in evoluzione e accoglienti con la loro unicità senza l’inutile fardello di una scelta percepita lapidaria e definitiva. A 20 anni hanno il mondo nelle loro mani, non devono sentirsi come se fossero nelle mani del mondo.

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